L’universo dell’informazione sta diventando, con l’introduzione delle nuove tecniche di comunicazione, estremamente complesso e problematico.
Il giornalismo tradizionale è andato in crisi, mentre i nuovi media sono sempre più caotici. In tutto questo caos rimane comunque fondamentale il principio della libera informazione, che è uno dei più significativi indicatori di un sano sistema democratico.
Questo principio è caratterizzato da un’informazione completa, onesta e corretta ai lettori su tutti quei fatti che condizionano il loro quotidiano. Disgraziatamente sappiamo che non è sempre e dappertutto così. Nel sistema dell’informazione la fanno spesso da padrone reticenza, simulazione, dissimulazione e bugie, il che è funzionale ad un sistema di potere che mediante il controllo dei media pubblici e la manipolazione delle notizie impone con più facilità ed efficacia i propri disegni e gestisce il potere.
In un mondo dominato dalle regole del mercato e del profitto, i media sono diventati semplicemente strumenti in mano ai potenti e guidati dalle grandi corporazioni multinazionali finanziarie, che poco hanno in comune con le regole della democrazia. In un contesto del genere, una qualunque notizia diventa un articolo di mercato, che può essere acquistato e riutilizzato a piacere, ed anche manipolato in modo da trarne il massimo vantaggio (di solito, a favore di pochi e a danno dei più).
Sotto la maschera dell’obiettività e della difesa di interessi generali si cela la tendenza a mantenere e rafforzare un determinato modello, dal quale traggono vantaggio in pochi a cui il benessere comune è del tutto indifferente. Una volta si diceva che i mezzi pubblici di comunicazione sono lo specchio della situazione politica, sociale ed economica, oggi dovremmo dire che la situazione si è rovesciata: sono le condizioni politiche, sociali ed economiche lo specchio dei mezzi di comunicazione, specchio nel quale si intravvede la volontà di dominare e influenzare gli eventi.
Sempre più spesso abbiamo a che fare con un’informazione che sarebbe più corretto definire sistematica dis-informazione, laddove i giornali si adeguano alla moda del sensazionalismo, funzionale alla ricerca del profitto, ed ad una voluta reticenza su fatti che possono danneggiare l’establishment. Pagine e pagine di notizie scandalistiche su qualche attricetta o famoso calciatore, di solito molta meno enfasi nel parlare, per esempio, di problemi ecologici.
La richiesta di un’informazione corretta e credibile diventa così sempre più evidente. Anche per la nostra organizzazione. Dovremmo sforzarci a ricercare sia le fonti delle notizie sia il loro percorso verso il lettore finale. Questo vale per una efficace informazione sia a livello nazionale che locale. La nostra organizzazione dispone a livello nazionale del periodico Patria indipendente, cui è demandato l’importante ruolo di informatore e sensibilizzatore non solo degli aderenti all’ANPI-VZPI, ma anche alla più vasta platea della società democratica italiana, ed anche quello di anello di collegamento tra la memoria storica della lotta di liberazione e i suoi valori con le problematiche sociali e politiche del nostro tempo. Il periodico, che è ultimamente passato dalla forma cartacea a quella elettronica, vuole veicolare la propria forza ideale a tutto il movimento democratico e antifascista.
A livello locale la direzione provinciale dell’ANPI-VZPI ha realizzato nell’ultimo quinquennio, sulla falsariga di Patria indipendente, un proprio periodico 0-44 che vuole contribuire, con i propri articoli sugli eventi passati ed attuali, a mantenere vivi e condivisi in una società sempre più debole i valori democratici ed antifascisti della Resistenza e della Lotta di liberazione, oggi spesso trascurati, e a spingere il lettore a riflettere sui molti problemi aperti e sulla loro soluzione.
Un tratto fondamentale del periodico è il suo essere bilingue, non solo perché destinato sia ai lettori italiani che a quelli sloveni, ma anche perché vuole rafforzare la comprensione e la reciproca conoscenza tra i due gruppi linguistici nelle nostre zone, e con essa creare le premesse per una sempre più proficua convivenza, collaborazione ed amicizia.
C’è la volontà, da parte della redazione, di trasformare il periodico da quadrimestrale in trimestrale. Desiderio che deve fare i conti con il problema economico, ma la cui realizzabilità va comunque verificata. E che richiederebbe anche un ancora maggior impegno di collaborazione, sia in fase di scrittura che di distribuzione, da parte degli iscritti.
Gli stessi obiettivi, anche se con mezzi diversi, sono alla base del nuovo sito provinciale dell’organizzazione (www.anpits.it), che è nato in parallelo con il periodico cartaceo. E’ questo un mezzo ancora più innovativo ed efficace, ma ovviamente anch’esso richiede un maggiore e più numeroso contributo dagli aderenti all’ANPI-VZPI.